Dublino, a spasso tra i luoghi di Joyce

Dublino, a spasso tra i luoghi di Joyce

Dublino riserva molte sorprese a chi ama l’Ulysses di Joyce, uno dei libri più famosi del ‘900, o ai neofiti che vogliano scoprirlo

È ormai passato il 2 febbraio 2022, la data del centenario della pubblicazione dell’Ulysses di James Joyce, scrittore irlandese tra i più importanti del ‘900.

Il 2 febbraio è stato anche il 140° anniversario della nascita di Joyce ed è difficile resistere alla tentazione di pensare che l’autore non l’abbia scelta di proposito quando con la visionaria editrice Sylvia Beach programmò l’uscita della prima edizione ufficiale del libro.

16 giugno 2022: Bloomsday di festa

Altra data da tener presente, soprattutto quest’anno, è il 16 giugno, giornata chiamata Bloomsday proprio in omaggio all’impostazione dell’Ulysses che si svolge nell’arco di un unico giorno, il 16 giugno 1904.

È tradizione in tutto il mondo festeggiarlo vestendosi in stile edoardiano o facendo qualche piccolo rito joyciano, legato al cibo o a un acquisto.

E visitare Dublino il prossimo Bloomsday, il 16 giugno in occasione del centenario, è ancora più bello, ammirando la particolarità delle “mise” dei fans dello scrittore e godendosi il fitto calendario di appuntamenti che gioiosamente hanno luogo in tutta la città.

Una passeggiata tra Dublino e dintorni: uno modo divertente per avvicinare l’Ulysses

Dublino, a spasso tra i luoghi di Joyce

Un modo immersivo per avvicinarsi al romanzo potrebbe essere quello di ripercorrere proprio i luoghi in cui è ambientato, rilevanti, appunto, a detta dello stesso autore, come i personaggi.

Joyce definì, infatti, “accurato” il ritratto che fece di Dublino nei 18 capitoli dell’Ulysses.

Come ogni area urbana, in cento anni la capitale irlandese è molto cambiata, ma, fortunatamente, molti luoghi sono ancora lì dove erano tra le pagine del libro, così come al loro posto ce ne sono altri legati allo scrittore.

Chi ha amato il testo o chi non ha avuto l’occasione di leggerlo, ripercorrendoli farà tre viaggi in uno: il primo nel tempo, il secondo nella bellissima città di Dublino e dintorni e il terzo attraverso il potere straordinario della letteratura.

Non serve procedere in modo lineare.

Questo dall’Ulysses lo si è imparato bene.

MoLI (https://moli.ie/)

Dublino, a spasso tra i luoghi di Joyce

Visto, però, che un punto di partenza lo si deve mettere, luogo ideale è il museo MoLi (Museum of Literature Ireland), aperto recentemente e dedicato alla letteratura irlandese (che, Joyce a parte, di nomi ne ha parecchi, compresi quattro Nobel).

Il motivo principale di questo inizio è semplice: custodisce la copia numero 1 del romanzo e vederla dal vivo, con la raffinatissima e austera copertina dai toni cerulei, è un’emozione.

Altre ragioni, e non da poco, sono la bellezza di questo spazio fortemente contemporaneo, interattivo e giocoso quanto basta, che ha visionariamente allungato la vita a un edificio storico in pieno centro tra i più rilevanti di Dublino, nonché sede originaria della University College of Dublin.

Tra i suoi illustri allievi figura anche Joyce e nel delizioso giardino segreto sul retro è ancora presente il frassino presso il quale l’autore si fece fotografare in occasione della laurea insieme ad altri studenti.

Oltre all’Ulysses, di Joyce custodisce quaderni e lettere.

National Library (https://www.nli.ie/)

Dublino, a spasso tra i luoghi di Joyce

Procedendo e seguendo un ordine arbitrario come quello della prossimità tra i luoghi (che non è quello dei capitoli del libro), un altro indirizzo da toccare è la National Library, con la sua bellissima sala a cupola dedicata alla lettura rimasta uguale rispetto a quella del libro.

Menzionata inoltre in “Un ritratto dell’artista da giovane”, era un luogo di ritrovo, studio e confronto tra l’autore e i suoi amici.

Contiene moltissimi manoscritti e appunti di Joyce e di molti altri autori irlandesi (Colm Toibin, Roddy Doyle, Edna O’Brian, Seamus Heaney, W.B. Yeats…), consultabili anche in formato digitale.

Molesworth Street & Dawson Street

Poco lontano, sempre in pieno centro, di cui è bello esplorare anche solo le vie con negozi e botteghe, pub, case in stile georgiano e porte colorate, si trova l’incrocio tra Molesworth Street e Dawson Street.

Leopold Bloom in questo punto incontra un cieco e lo aiuta ad attraversare la strada, descrivendone gesti e atteggiamenti in maniera poetica.

L’incontro tra i due è ricordato da una placca commemorativa sui cui sono incisi alcuni passaggi del libro.

Curiosità: in prossimità dell’incrocio si trova St. Ann’s Church (inizio costruzione nel 1720), famosa per le sue vetrate (si dice che ne contenga più di ogni altra chiesa dublinese).

Visto che la letteratura, tra ricordi, ricorrenze e luoghi degni di nota pervade tutte le strade di Dublino, vale la pena sottolineare che in questa chiesa si sposò Bram Stoker (nel 2022 sarà anche il 125° anniversario del suo Dracula).

Nella stessa parrocchia, nell’ex St. Mark’s Church, venne battezzato un altro dublinese celeberrimo come Oscar Wilde.

L’archivio di St. Ann’s Church ne custodisce i documenti.

Pub Davy Byrnes (https://davybyrnes.com/)

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A seconda dei momenti della giornata, la passeggiata nel cuore di Dublino può proseguire verso due punti.

Se si ha un po’ di fame, il primo da toccare, in una parallela della via dei negozi Grafton Street (percorsa da Bloom pensando a un regalo e in cui si trova il Bewley’s Oriental Cafè, ancora attivo, seppur ristrutturato), è il pub Davy Byrnes, in cui Leopold Bloom pranza con il famoso panino al gorgonzola, accompagnato da un bicchiere di Borgogna.

L’arredamento e lo stile del locale sono cambiati, ma l’eco degli avvenimenti del romanzo è ben presente con una sala interna dedicata a Molly Bloom e l’immancabile sandwich presente nel menu, così come il vino francese.

Sweny’s Pharmacy (https://www.sweny.ie/)

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Se si amano invece i luoghi di uso comune che quasi miracolosamente hanno traghettato attraverso i decenni la loro identità e il loro bagaglio di oggetti, i passi si devono dirigere verso la (ex) farmacia Sweny’s dove Leopold compra per Molly la saponetta al limone.

Anche se non è più una farmacia, entrarci è emozionante: gli scaffali originali sono al loro posto, così come i flaconi dell’epoca.

Una collezione deliziosamente disordinata di memorabilia, che aumentano il senso di “autenticità” del luogo, fa bella mostra di sé, così come moltissimi volumi con quasi tutte le traduzioni in varie lingue del romanzo, elemento che svela la nuova funzione del luogo.

Sweny’s è diventata, infatti, un vivace circolo letterario, gestito dall’istrionico PJ Murphy che spesso saluta chi entra con una canzone in gaelico accompagnata dalla chitarra.

Oltre ai libri si può acquistare la famosa saponetta e un elegante taccuino per appunti in edizione limitata e rilegato a mano.

Trinity College (https://www.tcd.ie/visitors/)

Dublino, a spasso tra i luoghi di Joyce

Il tour non può non comprendere il Trinity College, un luogo imprescindibile se ci si reca a Dublino, per fermarsi a lungo nella sua famosa Long Room piena di libri antichi e busti.

Da ammirare anche il celebre Book of Kells, manoscritto miniato del IX secolo.

Leopold, nella sua personale odissea del 16 giugno 1904, lo attraversa solamente, dicendo che non avrebbe voluto viverci.

In relazione a questo può essere curioso rilevare che, a differenza di molti letterati irlandesi, Joyce non ci studiò mai.

Per chi lo attraversa oggi, un legame con la letteratura attuale, nonché con l’anima felicemente contemporanea dell’Irlanda e orientata al futuro, è la particolare Berkeley Library, capolavoro architettonico in stile brutalista, immortalato dalla serie tratta da “Normal People” di Sally Rooney.

The James Joyce’s Centre (https://jamesjoyce.ie/)

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I luoghi dublinesi legati al romanzo sono moltissimi e vale la pena ricordare:

The National Museum (Bloom vi si nasconde per evitare l’incontro con l’amante della moglie)

The National Art Gallery

L’imponente edificio della Bank of Ireland

Il centralissimo parco urbano St. Stephens’ Garden, vero luogo di culto per i dublinesi, a un passo dal MoLi, in cui passeggiare, leggere un libro, fare jogging o stare all’aria aperta

Oltre a questi, due indirizzi meritano sicuramente una tappa più lunga.

Il James Joyce’s Centre è raggiungibile se si vuole fare una camminata, attraversando il fiume Liffey, magari percorrendo un altro luogo joyciano come O’Connell’s Bridge.

È nell’edificio di fine ‘700 dove era presente la scuola di danza di Denis j. Maginni, dandy citato nel libro e noto insegnante di danza dell’epoca.

Vi si trova anche la porta del numero civico dove inizia e finisce il romanzo, il 7 di Eccles Street, edificio purtroppo abbattuto per una ristrutturazione degli anni ’60.

Non lontano, sempre sul lungo fiume, la famosa Bachelor’s Walk percorsa da Bloom, c’è un piccolo luogo magico come Winding Stair Bookshop & Cafè, sorto dove si trovava la casa d’aste Dillon, presente nel libro.

Joyce fuori porta

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La baia di Dublino è bellissima e con pochi minuti di treno si raggiungono piccoli borghi marinari che sono un incanto.

Legato a Joyce c’è Sandycove, dove si trova la Martello Tower: nel romanzo ci abita Dedalus e Joyce ci trascorse qualche notte nel 1904.

La torre è anche un museo (https://joycetower.ie) e un luogo di pellegrinaggio del Bloomsday.

Altro borgo molto bello per una passeggiata e un pranzo in riva all’oceano è Dalkey, cittadina in cui insegna Dedalus e oggi scelta come rifugio a un passo dalla capitale da molti VIP, tra cui Bono.

Indirizzo raccomandato per atmosfera e cucina, il Pub Finnegan’s (https://finnegans.ie/).

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