
Nessun’altra pianta è legata a Merano quanto la palma cinese: nei Giardini di Castel Trauttmansdorff ne crescono più di 200 esemplari
L’introduzione della palma cinese nel territorio risale al XIX secolo e da allora, davanti alle cime innevate del Gruppo di Tessa, trasmette la tipica immagine del Sud nel cuore delle Alpi.
Una sensazione di vacanza

Nonostante non sia una pianta tropicale, la palma cinese diffonde una sensazione di vacanza grazie alla sua tipica forma e al sommesso frusciare nel vento delle sue esotiche foglie a ventaglio.
La palma cinese (Trochycarpus fortunei) può raggiungere i 12 metri di altezza e vivere fino a 2400 metri di altitudine.
Il suo fusto slanciato è ricoperto da fitte fibre grigio-marroni e dai resti delle basi fogliari.
La corona è composta da un centinaio di grandi foglie a ventaglio, con tagli profondi, larghe circa un metro.
Da marzo a maggio, le palme maschili portano fiori di un giallo intenso e hanno sei stami che rilasciano il polline, mentre le palme femminili hanno fiori giallo-crema con carpelli.
Sulle palme femminili, da novembre a marzo, si sviluppano grappoli di piccole drupe bluastre, che gli uccelli contribuiscono a diffondere.
Le palme cinesi dei Giardini di Castel Trauttmansdorff

Nei Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano crescono più di 200 palme cinesi nel Palmeto, sulla sponda del Laghetto delle Ninfee.
La palma nana (Chamaerops humilis) fa parte delle prime piante che furono messe a dimora nel 1996 a Trauttmansdorff, lungo la Passeggiata di Sissi, nel Bosco di Roverelle.
Da allora le specie di palme ai Giardini sono aumentate.
Le altre palme dei Giardini

Nel 2002 è stata posizionata una palma caranday (Trithrinax campestris) sul lato sud dell’edificio amministrativo e nel mese di marzo 2017, nei pressi del Laghetto delle Ninfee, sono state aggiunte due imponenti palme da vino cilene (Jubea Chilensis), di cui una raggiunge gli 8 metri.
Gli ultimi inserimenti di palme risalgono a fine 2021/inizio 2022: la Nannorrhops ritchieana, che vive nelle zone aride di Afghanistan, Iran e Pakistan e che si adatta bene sia a temperature molto calde sia molto fredde, come quelle che ci sono di notte nel deserto; le Trachycarpus princeps, originarie delle ripide scogliere della Cina meridionale, con bellissime foglie di un verde chiaro tendente al bianco nella faccia inferiore; le Trachycarpus takil, originarie dell’Himalaya centrale, ultimi due esemplari originali (nate da semi raccolti direttamente in natura) rimasti sul mercato europeo.
Del 2022 sono gli inserimenti ai Giardini di esemplari giovani di Washingtonia filifera, una palma che cresce in California, Arizona e Messico, che può raggiungere i 20 metri di altezza e con un tronco molto spesso, fino ad 1 metro di diametro; 3 esemplari di Sabel etonia, originarie della Florida, che non formano alberi, ma arbusti dalle grandi chiome.
Altre palme ai Giardini di Castel Trauttmansdorff sono presenti nella Spiaggia delle Palme, dove i visitatori possono fermarsi a riposare sulle sedie a sdraio, all’ombra di palme tropicali, e da lì ammirare la vista panoramica sul Gruppo di Tessa, le cui cime svettano anche oltre i 3mila metri di altitudine.